Tlc, TIM: comunicato ai lavoratori TIM

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Il giorno 12 settembre 2017, si è tenuto un incontro tra il coordinamento delle RSU Tim, le Segreterie Nazionali di SLC-CGIL, FISTEL CISL, UILCOM UIL e l’Azienda.
L’oggetto era la ripresa del confronto sulla procedura di mobilità L.223/91, aperta dall’azienda il 27 luglio 2017 e poi sospesa nell’incontro del 1 agosto, tramite verbale d’incontro che rimandava al 12 settembre la ripresa del confronto.
Tim in apertura dell’incontro prima di entrare nel merito della procedura di licenziamento collettivo L.223/91, ha richiamato la propria disponibilità, espressa in una lettera inviata alle Segreterie Nazionali, in merito ad una informativa sul regolamento e sugli orari in Open-Access, con particolare riferimento al mondo Asa e sul Regolamento Aziendale.
Dopo questa dichiarazione ha esposto la riorganizzazione operata a partire dal 2016 illustrando le efficienze realizzate nella catena decisionale, riducendo strutture ed in cascata le conseguenti posizioni organizzative.
Fatte queste considerazioni di carattere generale, Tim ha espresso la necessità già dichiarata il 1 agosto, di ricercare una ipotetica intesa, che permetta di gestire gli esuberi dichiarati pari a 382, che, partendo dall’accordo del 27 ottobre 2015 sugli esuberi in Tim (non sottoscritto da SLC CGIL), vengono così rappresentati:
 225 lavoratori non usciti in mobilità volontaria rispetto ai 330 previsti dall’accordo del 27 ottobre 2015 (SLC nel 2015 dichiarò che un centinaio sarebbe stato il numero massimo di uscite volontarie, inascoltati!!).
 114 lavoratori non hanno aderito alla così detta “isopensione”/Art.4 Legge Fornero (prepensionamento oneroso, tutto a carico dell’azienda), rispetto ai possibili fruitori a luglio 2017.
 43 lavoratori che hanno già raggiunto i requisiti per andare in pensione.
La somma di questi tre fattori porta il numero degli esuberi dichiarati con la nuova procedura a 382 persone.

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