Fondazione Petruzzelli, la politica ed i sindacati fanno fronte comune a sostegno dell’occupazione

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Dopo un periodo di transizione buio corollato dai tanti momenti difficili, la Fondazione Petruzzelli ha potuto finalmente programmare le sue stagioni nel pieno delle sue potenzialità artistiche ed organizzative riscuotendo un grande consenso di critica e di pubblico, con performances professionali costantemente in crescendo e prospettive sempre più lungimiranti.

In questa situazione sostanzialmente positiva rimane tuttavia sospeso un ultimo miglio cui trovare soluzione: pochi lavoratori e lavoratrici, già reintegrati ex lege a tempo indeterminato, a causa di compatibilità di organico non hanno ancora trovato collocazione in Fondazione e sono stati collocati per due anni in Cassa integrazione in deroga fino al 29 dicembre 2018 .
Alcune figure professionali non artistiche della stessa fondazione in forza di una serie di interventi rivenienti dalla legislazione hanno trovato collocazione in Ales (società in house del Mibact che gestisce il servizio di assistenza nei poli museali e patrimonio archeologico).
Essendo cessata la CIG in deroga il 29 dicembre 2018, questi rimanenti 17 lavoratori e lavoratrici artisti a tempo indeterminato rischiano seriamente il licenziamento.

In data 29 dicembre 2018 presso la Presidenza della Regione Puglia alla presenza della Task Force regionale per l’occupazione e del Sovrintendente maestro Biscardi, è stato sottoscritto un verbale di accordo unitario tra le parti che consente, limitatamente ai 17 lavoratori eccedenti e che pattuiscono individualmente la sospensione del rapporto di lavoro senza corresponsione della retribuzione, l’impegno della Fondazione a presentare richiesta di proroga della CIDS per ulteriori 12 mesi.

Se ne è discusso nella giornata di ieri 18 gennaio presso la splendida location del foyer del teatro Petruzzelli alla presenza del sindaco Antonio Decaro, anche in carica di Presidente della Fondazione stessa, di Leo Caroli, Presidente della task force regionale per l’occupazione e di illustri rappresentanti delle forze parlamentari tra cui l’On. Francesco Paolo Sisto FI e l’On. Marco Lacarra PD, l’On. Anna Rita Tateo LEGA, oltre alle rappresentanze degli organizzazioni confederali Cgil, Cisl e Uil di Bari.

Dopo l’intervento di apertura del Segretario SlcCgil Bari, Vito Battista, che ha illustrato i fatti e le proposte unitarie sindacali per risolvere positivamente quest’ultimo pezzo di vertenza, e delle altre rappresentanze sindacali è seguito l’intervento del Sindaco della città di Bari, Antonio Decaro, che ha illustrato gli sforzi degli enti locali compiuti finora per scongiurare i licenziamenti nella Fondazione Petruzzelli.

L’intervento bipartisan promosso dai parlamentari presenti mira anche a prorogare il sostegno al reddito di questi pochi sfortunati.

Nella fattispecie l’emendamento alla legge Bray presentato unitariamente dai sindacati, della cui promozione si sono fatte carico le forze politiche, fa si che le Fondazioni lirico sinfoniche che si trovino in esubero di personale e attualmente sono nei vincoli dei Piani di Risanamento previsti dalla Legge Bray (112/2013) possano, anzichè licenziare, mandare in mobilità presso ALES spa, società del Mibact operante nella organizzazione e gestione degli spazi museali e siti archeologici, non solo i tecnici e gli amministrati, bensì anche gli artisti; atteso che recenti denunce hanno messo in luce evidenti carenze di personale in poli museali e siti archeologici.
Un’ apertura politica che a costo zero darebbe la possibilità di trovare una soluzione immediata all’impasse creatasi, oltre a dare respiro alla gestione del patrimonio museale e archeologico statale pubblico.
Dal canto suo il Presidente Leo Caroli ha manifestato l’intenzione d’impegnarsi al fine di garantire ammortizzatori sociali, in particolar modo il FIS, fondo di integrazione salariale, che consentirebbe ulteriori 24 mesi di respiro per i lavoratori.
Soddisfazione per le promesse strappate è stata manifestata dalla larga rappresentanza di lavoratori presenti al convegno e dalle stesse rappresentanze sindacali. Ci si aspetta ora una risposta concreta che dia valore alla Politica e risposte vere ai lavoratori.

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